Si svegliò a notte fonda. La lampada sul comodino era accesa. Nella luce fioca vide sua madre in piedi di fronte all’armadio aperto: con una mano si teneva la pancia ormai ingombrante, mentre con l’altra prendeva pochi vestiti e li infilava in un borsone appoggiato sul letto. Prima che Anna riuscisse a formulare le domande che confuse le passavano per la mente, le diede un bacio leggero sulla guancia e silenziosa scomparve nel buio. Anna corse alla finestra e la vide salire su un taxi, mentre l’anta dell’armadio rimase spalancata come una frase senza punto.

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